Parestesie e alimentazione coerente
Per le parestesie è utile il controllo dell’ alimentazione in associazione ad una terapia specifica, per applicare strategie alimentari idonee a contenere la risposta infiammatoria cronica. Si tratta di una metodica complessa integrata in una cura che non si deve concludere con la sola prescrizione di alimentazione coerente. L’ alimentazione è importante in tutte le patologie degenerative con tendenza alla cronicizzazione.
Le parestesie sono un’alterazione della sensibilità denominate anche formicolii. Le parestesie sono una condizione caratterizzata da fenomeni sensitivi sine materia a livello locale. Le parestesie sono dovute da un impegno del sistema nervoso centrale o periferico, ma possono avere anche cause circolatorie. Tra le cause nervose delle parestesie possono esserci lesioni al tessuto nervoso causate da interventi chirurgici, lesioni, ernie, o anche da malattie o l’intossicazione da metalli pesanti. Più raramente ma non di minore importanza le parestesie possono essere anche sintomo di diabete mellito, ipotiroidismo e di sclerosi multipla. Le parestesie si manifestano anche quando si posiziona un arto in una posizione scorretta o per intossicazione da farmaci. La causa più frequente per le parestesie è però la sofferenza di un nervo.
In questo caso le parestesie si proiettano nel distretto connesso al nervo impegnato. La sintomatologia è spesso unilaterale, ma può esprimersi anche bilateralmente. Le parestesie possono essere direttamente una patologia del nervo corrispondente o apparire come sintomo di una altra malattia che lo determina. La diagnosi di un medico è pertanto sempre necessaria e precorre qualsiasi trattamento. Le forme più comuni di parestesie includono principalmente gli arti superiori o inferiori. Le parestesie degli arti infiori sono spesso un sintomo minore della sciatalgia, in altre parole una patologia infiammatoria del nervo sciatico. La sciatica è causata dalla compressione del nervo a livello lombare magari in seguito ad una protrusione del disco intervertebrale corrispondente. Altre cause di parestesie dello sciatico includono la stenosi del canale vertebrale, una condizione nella quale il canale vertebrale si restringe determinando una sollecitazione meccanica. La sciatica può essere altresì causata per la tensione muscolare e la compressione vertebrale conseguente a un carico improprio della colonna. La diagnosi corretta della situazione nella quale si trova il paziente affetto da parestesie precede ogni trattamento. Per la diagnosi si ricorre agli esami radiografici, la risonanza magnetica, la elettromiografia e gli esami di laboratorio. Una valutazione della dieta è consigliabile nelle parestesie soprattutto per verificare strumentalmente una perdita della massa magra muscolare e\o aumento della massa grassa con tendenza all’acidificazione metabolica. Per tale valutazione è necessaria l’analisi della composizione corporea.
L’ alimentazione oltre a integrare la terapia nelle parestesie è uno strumento di prevenzione rilevante e basso costo. Il paziente esegue da solo il trattamento. L’ alimentazione e la cura dipendono da relazioni ormonali, biochimiche e metaboliche. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo di altri strumenti di terapia, ai quali si aggiunge. La alimentazione richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la alimentazione possa costituire integrazione. Pertanto somministrare alimentazione è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per la alimentazione si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale per il cibo indicato e proposto al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da approssimazione. Il trattamento in alimentazione del paziente non sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ alimentazione stabilisce una collaborazione con tutti gli altri strumenti di terapia migliorando la vita del paziente anche in prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Alimentazione a Roma