Alitosi e alimentazione coerente con il trattamento
Nell’ alitosi è utile la alimentazione, per sostenere quei comportamenti che contrastano le infiammazioni croniche e per ridurre il PRAL del cibo. L’ alitosi è un odore sgradevole in relazione all’apparato respiratorio, masticatorio o digestivo del paziente. L’alito si compone di alcuni gas, vapore acqueo e alcune scorie microscopiche presenti consiste nell’aria espirata. In situazioni normali di buona salute,l’alito non ha odore alcuno. Malattie possono alterare la composizione dell’alito fino a renderlo spiacevole. L’ alitosi è vissuta con notevole preoccupazione per l’interferenza rilevante con la socializzazione e con i rapporti. Le cause devono essere accertate prima di ogni trattamento. La qualità dell’odore nell’alito aiuta a diagnosticare alcune di queste. L’ alitosi si può debellare solo se s’individuano con le sue cause. La prima tappa è dunque sia al medico, sia all’odontoiatra per accertare quale delle numerose possibilità è la causa. L’ alitosi è infatti un sintomo aspecifico di numerose e differenti patologie.
La terapia è orientata dalla corretta diagnosi delle cause , tende ad essere specifica della situazione clinica nel singolo paziente. Rimedi locali con l’intento di mitigare o coprire l’ alitosi sono invece scarsamente efficaci. Certamente è consigliabile però eliminare i cibi contenenti sostanze alitogene come per esempio aglio, cipolla, alcool e tabacco. Le cause dell’ alitosi più comuni possono essere ricondotte alle seguenti malattie:
- diabete
- insufficienza renale
- tonsilliti
- farmaci
- problemi psicologici
- malattie del cavo orale
- malattie odontoiatriche
- malattie nasali
- malattie polmonari
- malattie del tratto enterico
- alcolismo
- tabagismo
- malattie metaboliche
- intossicazione da fosforo, arsenico, selenio
- calcoli tonsillari
- epatopatie
Prima di ricorrete a farmaci nel trattamentoè opportuno iniziare da una alimentazione coerente con la problematica. In particolare un equilibrio qualitativo, quantitativo e ordinato nel tempo dei pasti assunti migliora la digestione e la risposta immunitaria, migliorando l’ alitosi. L’elaborazione di una alimentazione alcalina e equilibrata nel carico glicemico sono l’ingresso nella terapia. Il parametro di riferimento per l’alcalinità del cibo è il PRAL o Potential Renal Acid Load. La considerazione di questo parametro permette un bilanciamento dei rapporti acido- base più favorevole. ll paziente in alimentazione segue una sequenza alimentare, corretta anche nei rapporti glicemici. La alimentazione ha un influsso favorevole sulle infiammazioni e sul sistema immunitario. Nell’alitosi le infiammazioni croniche CID’s sono rilevanti sopratutto quando implicano i tessuti attraversati dall’alito. Riguardo i trattamenti di medicina non convenzionale MNC da associare alla alimentazione, si possono considerare la fitoterapia, l’omotossicologia o l’omeopatia. Questi trattamenti sono apprezzati anche perchè privi di effetti collaterali degni di nota.
La alimentazione e l’ alitosi sono connesse da precisi rapporti, anatomici, ormonali, biochimici e metabolici. La alimentazione coerente utilizza tali rapporti, contribuendo a una migliore gestione dell’ alitosi. Il trattamento in alimentazione non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al conbtrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello