Mestruazioni assenti e alimentazione
Per le mestruazioni assenti è utile l’alimentazione per impostare i comportamenti alimentari che favoriscono corrette retroazioni ormonali. Le mestruazioni assenti sono una condizione denotata dalla loro sospensione non fisiologica. Si distingue una amenorra primaria, qualora la donna non abbia mai avuto mestruazioni, da un’amenorrea secondaria, in caso d’interruzione delle mestruazioni in una donna con cicli regolari. L’induzione psichica dell’ assenza nelle mestruazioni è molto frequente. Essa diventa oggetto principale dell’indagine medica, conclusa la diagnostica delle cause somatiche legate alle anomalie nelle mestruazioni. La presenza di una lesione organica, infatti, non esclude, ma include l’opportunità di una valutazione anche psichica del paziente.
Il primo passo importante è un’accurata anamnesi, e diagnostica specifica, incluso un test, qualora fosse necessario, idoneo a escludere una gravidanza. Gli esami clinici rivolti alla ricerca delle cause per le anomalie nelle mestruazioni, sono basati su test ormonali di funzionalità ipotalamo-ipofisi-ovarica, esami ecografici, radiologici o la risonanza magnetica. La terapia per l’ amenorrea da attuare dopo precisa diagnostica è rivolta alla rimozione delle cause con terapie specifiche per le varie disfunzioni. Si può ricorrere all’intervento chirurgico per rimuovere impedimenti congeniti o acquisiti specialmente alla presenza di tumori. In seguito alla sospensione della pillola anticoncezionale, si può verificare anche un’amenorrea post-pillola: in assenza di altre patologie, si tratta comunque di una condizione benigna e transitoria che si risolve generalmente in poco tempo. Le cause più comuni delle mestruzioni assenti sono:
- difetti anatomici delle vie di deflusso
- insufficienza ovarica
- cicli senza ovulazione
- genetica
- malattie endocrine
- somministrazione di farmaci
- stress emotivo
- stress fisico
Conflitti biologici e campi emozionali sono implicati frequentemente nelle mestruazioni assenti. Generalmente la risposta biologica dell’amenorrea è causata da un conflitto risentito come drammaticamente pericoloso per la sopravvivenza individuale. In attesa di risolvere tale conflitto la riproduzione e dunque la sopravvivenza della specie è sospesa, in modo da convogliare tutte le capacità biologiche nella direzione risentita essenziale ovvero la sopravvivenza dell’individuo. Questi processi sono automatici ed elaborati con il cervello antico e pertanto sfuggono totalmente alla cultura e alle risorse che ne derivano. Inoltre un risentito emotivo è percepito e non necessariamente reale. Un percorso di terapia teso a sviluppare la coscienza del paziente affetto da amenorrea riguardo al suo personale risentito emotivo inducente il sintomo è parte del trattamento e fondamentale anche per individuare il protocollo di terapia più indicato.
La alimentazione integra il trattamento delle anomalie nelle mestruazioni per tre motivi: equilibrare i carichi glicemici, mantenere un equilibrio tra cibo acidificante e basificante e contribuire a una corretta retroazione ormonale. La alimentazione per limitare il danno prodotto da una disregolazione ormonale impiega strategie alimentari atte a contrastarla. In tale contesto l’alimentazione cinica applica una sequenza alimentare a PRAL negativo ovvero una situazione favorevole al recupero di massa magra. Anche la valutazione dei carichi glicemici rispetto al fabbisogno orario è utile per le retroazioni ormonali implicate. Secondo l’alimentazione, le abitudini alimentari interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Stress e alimentazione inadeguata comportano, infatti, una disregolazione anche del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Il cortisolo dovrebbe esprimere la sua acrofase circadiana intorno alle nove del mattino e la sua batifase circadiana a mezzanotte. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e sopratutto in seguito a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Questa condizione è caratterizzata da perdita d’equilibrio tra gli ormoni CRH, ACTH e cortisolo. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali riguardano direttamente e indirettamente tutto l’equilibrio ormonale. Nel recupero dei corretti feed back regolativi nell’alimentazione è implicata una sequenza nutrizionale per la quale ogni alimento è correlato anche a un orario valido per la sua corretta assunzione. Un ulteriore parametro utile nel trattamento è la valutazione dell’idratazione e del corretto turn over idrico. Il paziente applica in alimentazione una sequenza nutrizionale, corretta da rapporti glicemici commisurati all’orario, bilanciata nel PRAL e adeguata nel ricambio di acqua. La alimentazione integra la terapia convenzionale dell’amenorrea, contribuendo in tal modo a migliore gestione della malattia.
La alimentazione oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La alimentazione e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo di altri strumenti di terapia. La alimentazione richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’alimentazione possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare alimentazione è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per l’alimentazione si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la alimentazione stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Dieta a Roma