Sintomi vaghi e aspecifici e alimentazione coerente
I sintomi vaghi e aspecifici o MUS Medically Unexplained Symptoms in alimentazione sono il motivo più frequente per la consultazione del medico di medicina generale e in seguito dello specialista. In caso di sintomi vaghi una alimentazione coerente con il trattamento applica strategie nella scelta del cibo idonee a contenere l’infiammazione e la acidificazione tipica di questi pazienti. La alimentazione coerente con il trattamento non è applicata solo al fine di ottimizzare il peso forma, ma sopratutto per contenere cooperare a terapia specifica favorendo o consentendo il processo di guarigione. Si tratta di una metodica complessa che considera la scelta del cibo e dello stile di vita parte integrante di una terapia. Una alimentazione coerente si associa efficacemente a terapia farmacologica consentendo di ridurne il dosaggio, motivo evidente per il quale è spesso banalizzata e trascurata nelle prescrizioni. La categoria di sintomi vaghi e aspecifici o MUS Medically Unexplained Symptoms però non appartiene inequivocabilmente a un quadro patologico, ma esprime quel disagio aspecifico che lo precede a volta per anni. Le categorie cui appartengono i MUS sono di seguito elencate:
STANCHEZZA, appartiene ai sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: astenia fisica, difficoltà al risveglio, perdita di forza e tono, stanchezza non proporzionata allo sforzo,
DISTURBO EMOZIONALE, appartiene ai sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: ansia, angoscia, melanconia, paura, comportamenti compulsivi, tristezza, disagio nel rapporto con gli altri, difficoltà nella relazione e nel lavoro.
TERMOREGOLAZIONE, è coinvolta nei sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: mani e piedi freddi, brividi, necessità di coprirsi molto per stare bene, paura del freddo, estrema fragilità nei confronti di clima freddo.
INSONNIA, appartiene ai sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: difficoltà ad addormentarsi, difficoltà a mantenere il sonno, risvegli notturni, risvegli al mattino precoci, sonno leggero, sonno esteso ma non riposante, difficoltà durante la notte
APPETITO, appartiene ai sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: modificazioni dell’appetito, fame compulsiva, disappetenza, fame non proporzionata al fabbisogno, fame iniziale che non permette di terminare il pasto, fame fuori orario, inappetenza.
STOMACO, è coinvolto nei sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: acidità di stomaco, dolori di stomaco, eruttazioni, eruttazioni acide, gonfiore dopo i pasti, gonfiore alto, nausea, ipersalivazione, singhiozzo,
COLON, è coinvolto nei sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: stitichezza, stitichezza iniziale evolvente in diarrea, diarrea, alvo alterno, dolori al colon, meteorismo, tenesmo ovvero bisogno urgente di evacuare, evacuazione dolorosa.
TRASPIRAZIONE, è coinvolta nei sintomi vaghi e aspecifici registrati durante l’ anamnesi in alimentazione e comporta: sudorazione non proporzionata al movimento, alterazioni della sudorazione, difficoltà a sudare durante il movimento, eccessiva sudorazione anche in assenza di movimento.
Cibo e sintomi vaghi e aspecifici sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il cibo può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione della malattia. La alimentazione è integrativa di altri strumenti di terapia. Se necessario alla alimentazione sono associati tutti gli strumenti di medicina convenzionale come la chirurgia o la farmacologia. Quando possibile è preferibile però associare rimedi di medicina non convenzionale, come la fitoterapia, l’omotossicologia o l’omeopatia. I trattamenti di medicina non convenzionale evitano i danni iatrogeni. Ovviamente deve esser valutata la efficienza della prescrizione in medicina non convenzionale. Per la terapia del dolore è preferibile quando possibile l’agopuntura.
Una alimentazione coerente con il trattamento è utile per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Qualità del cibo e orario di assunzione interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Cibo inadeguato comporta, infatti, una disregolazione del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza uno stile di vita dettato dalla pubblicità e dalle abitudini o tradizioni, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. Una alimentazione coerente con il trattamento seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria, della acidifciazione e del carico tossine immesse dall’industria alimentare nel cibo. La alimentazione coerente è uno strumento rilevante anche nella prevenzione oltre che nella cure di molte malattie. Cibo e terapia sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo e non sostituitivo di altri strumenti di terapia. Si consiglia di rivolgersi a un medico, verificando l’iscrizione dell’operatore presso l’Ordine dei Medici. La strumentazione per eseguire l’ analisi della composizione corporea è la premessa per un lavoro efficace. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello